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All IPCC definitions taken from Climate Change 2007: The Physical Science Basis. Working Group I Contribution to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change, Annex I, Glossary, pp. 941-954. Cambridge University Press.

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L’effetto della CO2 va incontro a saturazione

Che cosa dice la Scienza...

Se l’effetto prodotto dalla CO2 andasse realmente incontro a saturazione, l’immissione di altra CO2 non dovrebbe dar luogo ad un addizionale effetto serra. Le misurazioni in superficie e da satellite invece mostrano un aumento dell’effetto serra alle lunghezze d’onda alle quali la CO2 assorbe energia. Ciò rappresenta una prova sperimentale che l’effetto della CO2 non è soggetto a saturazione.

Le argomentazioni degli scettici...

"Ad ogni molecola di CO2 che viene immessa in atmosfera il riscaldamento prodotto è sempre minore. Una volta che si sia raggiunto il punto di saturazione dell’atmosfera l’ulteriore CO2 aggiunta non dovrebbe avere un impatto sensibile. E’ come mettere altro isolante nel vostro attico. Di norma vi dicono qual è lo spessore da mettere, dopodichè se continuate ad aggiungere isolante le cose non cambiano." (Source: Marc Morano)
  Misurazioni dirette dimostrano che l’aumento della concentrazione della CO2 genera un maggiore intrappolamento di calore nell’atmosfera.
Se l’effetto della CO2 fosse realmente soggetto a saturazione, l’aggiunta di altra CO2 non dovrebbe causare un maggior effetto serra. Le osservazioni invece continuano a riscontrare un aumento dell’effetto serra conseguente alla crescita della concentrazione di CO2. L’articolo Increases in greenhouse forcing inferred from the outgoing longwave radiation spectra of the Earth in 1970 and 1997 (Harries 2001) lo dimostra.

 La NASA ha lanciato nel 1970 il satellite IRIS che misura lo spettro IR tra 400 cm-1 e 1600 cm-1. Successivamente, nel 1996, la Agenzia Spaziale del Giappone lanciò il satellite IMG che registrava analoghe misurazioni. Harries nel 2001 ha confrontato i due set di dati per valutare le eventuali modifiche della radiazione IR uscente dall’atmosfera a distanza di 26 anni. Ciò che emerse è indicato nel grafico della Figura 1.

Figure 1: cambiamento dello spettro IR tra il 1970 ed il 1996 dovuto ai gas in traccia presenti. 'La temperatura di brillanza' è l’equivalente della temperatura di corpo nero (Harries 2001).


 In sostanza si è in presenza di una diminuzione delle radiazione uscente in corrispondenza delle bande di assorbimento di energia da parte di gas serra quali CO2 e Metano (CH4). La modifica della radiazione uscente nelle bande della CO2 è in accordo con quanto atteso teoricamente. Pertanto il lavoro ha trovato “una conferma sperimentale di un aumento significativo dell’effetto serra sulla Terra”.
Questo risultato è stato anche confermato da lavori successivi che hanno usato dati di satelliti più recenti. Griggs 2004 ha confrontato gli spettri del 1970 e 1997 con ulteriori dati del satellite NASA AIRS lanciato nel 2003. Chen 2007 ha esteso la analisi al 2006 usando i dati del satellite AURA lanciato nel 2004. Entrambi i lavori hanno trovato le modifiche nelle bande di assorbimento della CO2 in accordo con gli aumenti di concentrazioni registrati.  Possiamo quindi affermare che esiste una evidenza sperimentale che l’aumento della CO2 impedisce alla radiazione ad onda lunga (IR) di fuoriuscire nello spazio.


Misurazione della radiazione ad onda lunga diretta verso il basso


Che cosa succede alla radiazione ad onda lunga assorbita dai gas serra? La energia riscalda la atmosfera che a sua volta reirradia la radiazione IR in tutte le direzioni. Una parte di questa energia ritorna in basso verso la superficie della Terra e  quindi è lecito  attendersi  che la radiazione ad onda lunga aumenti con l’incremento della CO2 presente in atmosfera.
Philipona 2004 ha trovato proprio questo, cioè che la radiazione IR verso il basso aumenta a seguito di una crescente azione dell’effetto serra. Evans 2006 ha portato questa analisi più avanti. Analizzando ad alta risoluzione  i dati spettrali, è possibile distinguere quantitativamente i singoli contributi dei diversi gas antropogenici. Il risultato ha condotto gli autori a concludere “questi dati sperimentali dovrebbero porre fine alle argomentazioni degli scettici che sostengono la non esistenza di una relazione tra i gas serra ed il riscaldamento globale dell’atmosfera”.
Abbiamo quindi una serie di evidenze sperimentali inerenti l’incremento dell’effetto serra dovuto alla CO2. I satelliti ci indicano che meno radiazione ad onda lunga sfugge verso lo spazio, e naturalmente il risultato di questo disequilibrio di energia è l’accumulo di calore degli ultimi 40 anni.

 

 


 

Translation by lciattaglia, . View original English version.



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