Lo scioglimento del ghiaccio in Artico non è altro che un ciclo naturale
Che cosa dice la Scienza...
Con lo sciogliersi dei ghiacci marini si forma un meccanismo di feedback che aumenta il ritmo della perdita di ghiaccio. Il processo di feedback ghiaccio-albedo è divenuto il fattore dominante sin dalla metà degli anni ’90 (Perovich 2007).
I ghiacci perenni più vecchi sono più spessi ed hanno più probabilità di sopravvivere alla stagione di scioglimento estiva. Questi riflettono più radiazione solare e lasciano passare meno radiazione nell’oceano. Misure satellitari hanno rilevato che nei 3 decenni trascorsi la quantità di ghiaccio marino perenne è continuata con regolarità (Nghiem 2007). Conseguentemente lo spessore medio del ghiaccio marino dell’oceano Artico si è assottigliato passando da 2.6 m del Marzo 1987 ai 2.0 m del 2007 (Stroeve 2008).Il riscaldamento globale ha un effetto di lungo chiaramente osservato sul ghiaccio marino artico. Infatti, sebbene i modelli climatici prevedano che il ghiaccio marino artico si ridurrà in conseguenza dell’aumento dei gas serra, il ritmo attuale di ritiro al termine della stagione di scioglimento supera di un fattore 3 le previsioni dei modelli stessi (Stroeve 2007).
Figura 1: estensione del ghiaccio marino artico in Settembre ( linea blu sottile) e trend di lungo periodo ( linea spessa blu scuro).La estensione ghiaccio è definita dalla superficie racchiusa dal bordo dei ghiacci (dove la concentrazione scende sotto il 15%).
Che cosa ha causato la grande perdita di ghiaccio del 2007?
La improvvisa caduta della estensione dei ghiacci marini del Giugno 2007 nell’oceano Artico centrale ha superato tutte le attese. La superficie dei ghiacci marini fu del 40% più bassa di quella dei livelli degli anni ’80 e del 20% inferiore a quella del precedente minimo del 2005. La causa principale dello scioglimento del 2007 risiede nelle anomale condizioni meteorologiche. Una configurazione anticiclonica si venne a formare all’inizio di Giugno 2007sull’oceano artico centrale e persistette per 3 mesi (Gascard 2008). A ciò si aggiunse un sistema di basse pressioni centrate sulla Siberia centrale ed occidentale. Si generarono dei venti persistenti meridionali tra i due centri barici che diedero origine ad un flusso di aria calda dal nord della Siberia che causò lo scioglimento del ghiaccio. I venti inoltre contribuirono a trasportare lontano i ghiacci dalla costa siberiana. Oltre a ciò i cieli in presenza dell’anticiclone sono prevalentemente sereni e pertanto la riduzione della nuvolosità e la conseguente maggior radiazione solare contribuirono a rafforzare l’azione di riduzione dei ghiacci marini (Kay 2008). Sia la configurazione della circolazione dei venti che la ridotta nuvolosità furono anomale ma non eventi senza precedenti, Una situazione simile si ebbe nel 1987 e nel 1977. Comunque nelle precedenti situazioni non si ebbero effetti così marcati come nel 2007. La forte riduzione dei ghiacci marini del 2007 fu anche conseguenza del fatto che il pack marino aveva subito per due decenni un assottigliamento ed una riduzione della estensione, e quindi il pack era diventato più vulnerabile alle condizioni meteorologiche presentatesi (Nghiem 2007).Conclusioni
Translation by lciattaglia, . View original English version.
Le argomentazioni degli scettici...