Phil Jones afferma che non c’è riscaldamento globale dal 1995
Che cosa dice la Scienza...
Un titolo del Daily Mail riporta che Phil Jones, già direttore della CRU (Climate Research Unit) della Università di East Anglia, avrebbe affermato che non vi è più traccia di riscaldamento globale dal 1995. Non solo Phil Jones non ha detto queste cose, ma la versione pubblicata dimostra che esiste una scarsissima comprensione dei concetti scientifici da lui espressi. Per comprendere appieno che cosa ha detto Phil Jones, occorre leggere le sue reali parole e capire la scienza in questione. Vi è una eccezione rilevante, la versione della intervista alla BBC:
BBC: è d’accordo che dal 1995 ad oggi non si è verificato alcun riscaldamento globale statisticamente significativo?
Phil Jones: si ma solo in parte. Ho anche calcolato il trend del periodo 1995-2009. Questo trend (0.12°C per decennio) è positivo, ma non con grado di significatività del 95%. Il trend positivo è piuttosto prossimo al livello di significatività. Il conseguimento di significatività statistica in termine scientifico è molto più probabile sul lungo termine e molto meno probabile per periodi limitati.
BBC: qual’è il suo grado di confidenza sul fatto che gli uomini siano responsabili del riscaldamento in corso?
Phil Jones: sono certo al 100% che il clima si è riscaldato. Per quanto concerne la seconda questione mi attengo a quanto dice la IPCC cap.9, cioè che la maggior parte del riscaldamento dal 1950 in poi è da attribuire a causa umana.
Phil Jones in sostanza dice che c’è un trend di riscaldamento ma che non è statisticamente significativo. Quindi non si esprime sul fatto se il riscaldamento sia reale o meno. Egli discute la nostra capacità di individuare un trend di riscaldamento in un segnale “rumoroso” e su un breve periodo. Per avere una conferma di ciò guardiamo la serie di temperature dell’HadCRUT dal 1995 al 2009. Il trend è lineare e verso il riscaldamento. Il segnale comunque è molto “rumoroso” con forte variabilità nel breve periodo. Segnale “rumoroso” significa che sul breve periodo la incertezza del trend di riscaldamento è pari all’entità del trend stesso. Quindi è considerato statisticamente non significativo. Per periodi più estesi la incertezza si riduce ed il trend acquisisce significatività maggiore.
Figura 1: HadCRUT variazioni della temperatura globale in °C. La linea blu si riferisce ai valori medi annuali, la linea rossa indica il trend lineare (HadCRUT).
E forse il caso di ricordare che i dati del HadCRUT coprono circa l’80% del globo.Analisi eseguite dall’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF) e da NASA GISS (Hansen 2006) hanno trovato che le aree mancanti nel HadCRUT appartengono a regioni del mondo nelle quali il riscaldamento è più pronunciato. Pertanto HadCRUT sottostima il trend del riscaldamento come dimostrano i dati di NASA GISS che coprono integralmente la superficie del pianeta:
Figura 2: NASA GISS cambiamenti della temperatura globale in °C. La linea blu si riferisce ai valori medi annuali, quella rossa rappresenta il trend lineare (NASA GISS).
Comunque anche tutto quanto sopra non ci da ancora il quadro completo della situazione. La temperatura superficiale è solo una piccola parte del nostro Clima in quanto la maggior parte del riscaldamento globale finisce nell’oceano. Quando a tutto il calore acccumulato dagli oceani si aggiungerà il riscaldamento del terreno e dell’atmosfera ed i ghiacci si saranno sciolti, vedremo che il riscaldamento globale sarà ancora in corso.
Figura 3: cambiamento della quantità di calore totale della Terra dal 1950 (Murphy 2009).
Translation by lciattaglia, . View original English version.
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