La CO2 era molto più elevata nel tardo Ordoviciano
Che cosa dice la Scienza...
Uno degli argomenti usati contro l’effetto di riscaldamento dovuto alla CO2 è che milioni di anni fa le concentrazioni di CO2 erano alte in periodi nei quali grandi distese di ghiaccio si formavano sui poli terrestri. Questo argomento omette di prendere in considerazione che la attività solare era anche molto bassa in tali periodi. L’effetto combinato di Sole e CO2 risulta in buona correlazione con il Clima (Royer 2006).
Un periodo che ha intrigato fino a poco tempo fa i paleoclimatologi è il tardo Ordoviciano, circa 444 milioni di anni fà. A quel tempo la CO2 era molto alta, circa 5600 ppm (le attuali concentrazioni sono attorno a 389 ppm). Comunque i ghiacciai erano ancora lungi dal manifestarsi durante il tardo Ordoviciano, ciò e avvenuto in coincidenza con uno dei maggiori episodi di estinzione di massa nella storia della Terra.Come è potuto accadere che una glaciazione avvenisse con valori così alti di CO2? Dati recenti hanno rivelato che le concentrazioni di CO2 nel periodo dell’era glaciale del tardo Ordoviciano non erano affatto così alti.
Studi anteriori del periodo Ordoviciano calcolavano le concentrazioni di CO2 ad intervalli di 10 milioni di anni. Il problema con campionamenti di dati così sparsi è che l’era glaciale dell’Ordoviciano durò solo mezzo milione di anni. Per colmare questo gap,nel 2009 uno studio ha preso in esame gli isotopi dello stronzio nei sedimenti (Young 2009). Lo stronzio viene prodotto per erosione da invecchiamento delle rocce, un processo che sottrae CO2 dall’aria. Conseguentemente il rapporto degli isotopi dello Sr può essere usato per determinare quanto rapidamente la CO2 atmosferica è stata rimossa dalle rocce nel passato.Usando le concentraziondi Sr , Young ha determinato che durante il tardo Ordoviciano il processo di invecchiamento era in una fase molto accentuata, mentre la attività vulcanica, che immette CO2 in atmosfera, si era ridotta moltissimo. Ciò ha fatto sì che l concentrazione di CO2 scendesse sotto i 3000 ppm che era comunque abbastanza bassa per dare inizio alla glaciazione e lo sviluppo dei ghiacciai.
La settimana scorsa si è avuto notizia di uno studio guidato da Seth Young che ha ulteriormente esaminato questo periodo estraendo sedimenti in Estonia e nell’isola di Anticosti –Canada (Young 2010). I campioni sono stati usati per costruire una sequenza di concentrazioni di 13C da rocce formatesi durante l’Ordoviciano. Questa tecnica ha rappresentato un proxy per le concentrazioni di CO2 con una risoluzione temporale molto superiore a quella dei dati usati in precedenza. Ciò che si è ottenuto è in accordo con i risultati dello Sr di Young 2009 – le concentrazioni di CO2 scesero in concomitanza con la diminuzione di temperatura e con la espansione dei ghiacci. A mano a mano che i ghiacci ricoprivano il continente il rpocesso di erosione delle rocce diminuì. Ciò portò ad un aumento della CO2 atmosferica che innescò il riscaldamento globale ed il ritiro dei ghiacci.
Pertanto l’argomento che la glaciazione dell’Ordoviciano è una prova contraria al riscaldamento dovuto alla CO2 è senza fondamento. Al contrario l’andamento della CO2 del tardo Ordoviciano è coerente con la nozione che la anidride carbonica è un fattore fortemente determinante per il Clima.
Translation by lciattaglia, . View original English version.
Le argomentazioni degli scettici...