Dipende da El Niño
Che cosa dice la Scienza...
El Niño non ha un trend e quindi non può essere responsabile del trend del riscaldamento globale
L’articolo in cui si sostiene l’esistenza di un rapporto tra riscaldamento globale e ENSO ( El Niño Southern Oscillation) è : Influence of the Southern Oscillation on tropospheric temperature (McLean 2009). Che cosa ha trovato la ricerca citata? Secondo uno dei suoi autori, Bob Carter,”la stretta relazione tra ENSO e temperatura globale, come descritta nella pubblicazione, lascia poco spazio alla ipotesi che il riscaldamento sia dovuto alle emissioni di CO2 da parte dell’Uomo”. In altre parole gli autori sostengono che qualsiasi forma di riscaldamento globale degli ultimi decenni può essere spiegata con la attività di El Niño.
Come giungono a questa conclusione? Iniziano confrontando le misure satellitari della temperatura della troposfera con la attività di El Niño. La Figura 1 riporta una media mobile di 12 mesi della GTTA (Global Tropospheric Temperature Anomaly ), linea grigia ed il SOI ( Southern Oscillation Index), linea nera.
Figura 1: media mobile di 12 mesi del SOI (linea nera) e GTTA (linea grigia) per il periodo 1980-200. I periodi delle maggiori eruzioni vulcaniche sono indicati (McLean 2009).
Il Southern Oscillation Index non presenta alcun trend di lungo termine (ecco perché si usa il termine Oscillation), mentre la temperatura mostra un andamento di lungo periodo del riscaldamento. Di conseguenza gli autori trovano una debole correlazione tra temperatura e SOI. Poi confrontano la derivata dei valori di SOI e GTTA. Fanno ciò sottraendo la media mobile di 12 mesi dalla media stessa di un anno dopo. Fanno ciò per eliminare il “rumore” dei dati. Dimenticano però di menzionare che così facendo eliminano qualsiasi trend lineare, la qual cosa è abbastanza ovvia nella aritmetica di base. E che è anche visivamente chiaro quando si confronti la derivata di SOI con la derivata di GTTA nella figura 2.
Figura 2: derivata del SOI ( linea nera) e derivata di GTTA (linea grigia) periodo 1981–2007 dopo eliminazione dei periodi di influenza dei vulcani (McLean 2009).
Il trend lineare di riscaldamento è stato eliminato dal record di temperatura, ne risulta una stretta correlazione tra la temperatura filtrata ed il SOI. Le implicazioni conseguenti da questa analisi dovrebbero essere immediate. El Niño ha un forte effetto immediato sulla temperatura globale ma non può spiegare il trend di lungo periodo. Infatti questo punto è ripetutamente trattato su questo website ( per es. qui e qui).
Questa visione è confermata anche da altre analisi. L’esame delle temperature del periodo 1880-2007 evidenzia che la variabilità interna del tipo di El Niño ha un impatto relativamente piccolo sul trend di lungo termine (Hoerling 2008). Invece si trova che i trends di lungo termine della temperatura superficiale del mare sono prevalentemente collegati allo squilibrio energetico del pianeta.
Numerosi sono i tentativi fatti per filtrare il segnale del ENSO dal record della temperatura. Abbiamo esaminato quello del lavoro di Fawcett 2007 quando affronta l’argomento del riscaldamento globale fermatosi nel 1998. Analogamente, Thompson 2008, filtra il segnale di ENSO dal record di temperatura. Ciò che rimane è un trend di riscaldamento con minore variabilità:
Figura 3: records di temperatura superficiale dell’aria con il segnale di ENSO rimosso. Coorezioni dell’HadCRUT eseguite da Thompson 2008, correzioni di GISTEMP by Real Climate.
In definitiva tutte queste analisi di dati non dovrebbero distrarci dalla realtà fisica di quanto sta avvenendo al nostro Clima. Nei 4 decenni passati gli oceani di tutto il globo hanno accumulato calore (Levitus 2008). El Niño Southern Oscillation è un fenomeno interno al sistema nel quale viene scambiato calore tra l’atmosfera e gli oceani e non può spiegare l’accumulo complessivo di calore di tutti gli oceani della Terra. Ciò porta a concludere che il responsabile del riscaldamento di lungo termine è lo squilibrio energetico dell’intero sistema atmosfera oceano. (Wong 2005).
Figura 4: calore complessivo degli oceani dal 1970 al 2008. La linea marcata blu rappresenta il contenuto di calore medio annuale dello strato 0-700 m , la linea di colore celeste tratteggiata indica il trend lineare (Levitus 2008).
Le analisi dei dati, le osservazioni sperimentali, e considerazioni di aritmetica di base, tutte mostrano che ENSO non può spiegare il trend di lungo periodo del riscaldamento dell’atmosfera degli ultimi decenni. Pertanto l’ironia della conclusione di Bob Carter “la stretta relazione tra temperatura globale e ENSO lascia poco spazio a qualsiasi forma di riscaldamento causato dalle emissioni dell’Uomo” sembra fuori luogo. Ciò che il suo lavoro prova in realtà è che, una volta che si elimini il trend di lungo periodo dal record di temperatura, il riscaldamento che resta è ben poca cosa.
Translation by lciattaglia, . View original English version.
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